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Integratore di NAC: A cosa serve?

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L’integratore di N-acetilcisteina (NAC) è un amminoacido sintetico che sta guadagnando sempre più popolarità come integratore alimentare per migliorare la salute del corpo. Grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, il NAC può aiutare a proteggere le cellule dal danno ossidativo e migliorare la funzione immunitaria. In questo articolo, esploreremo in dettaglio a cosa serve l’integratore di NAC, i suoi benefici per la salute e come utilizzarlo correttamente.

Che cos’è l’integratore di NAC

L’integratore di N-acetilcisteina, comunemente noto come NAC, è una forma derivata dell’amminoacido cisteina. Il NAC viene spesso utilizzato come integratore alimentare per migliorare la salute generale del corpo, poiché ha dimostrato di avere molteplici benefici per la salute.

Il NAC è noto per la sua capacità di aumentare la produzione di glutatione, un antiossidante naturale che aiuta a proteggere le cellule dal danno ossidativo. Inoltre, il NAC è stato studiato per il suo effetto positivo sulla funzione epatica e polmonare, nonché per la sua capacità di ridurre le infiammazioni.

A cosa serve l’integratore di NAC

L’integratore di NAC ha una vasta gamma di benefici per la salute del corpo. Uno dei suoi utilizzi più comuni è come supporto antiossidante per prevenire il danno cellulare e migliorare la funzione immunitaria. Inoltre, il NAC può essere utilizzato per prevenire o trattare le malattie respiratorie, tra cui la bronchite cronica e la fibrosi cistica.

Il NAC è anche noto per la sua capacità di supportare la funzione epatica, aiutando il corpo a eliminare le tossine. Alcuni studi hanno dimostrato che l’integratore di NAC può essere efficace nel trattamento dell’epatite virale e dell’avvelenamento da acetaminofene.

Come utilizzare l’integratore di NAC

L’integratore di NAC è disponibile in capsule. La dose raccomandata può variare a seconda della condizione medica o della finalità per cui viene utilizzato, solitamente è 1cps al giorno. Si consiglia di assumere il NAC a distanza di 30 minuti dall’assunzione di altri integratori / farmaci.

Come scegliere un integratore di alta qualità

Ma quando si sceglie un integratore di Nac, è importante fare attenzione a quali prodotti si sceglie. Molti integratori di bassa qualità possono contenere ingredienti artificiali, riempitivi e additivi, che possono essere dannosi per la salute. È quindi importante scegliere un prodotto di alta qualità come Quantum Nac, che utilizza solo ingredienti naturali e di alta qualità.

In conclusione, se stai cercando un modo naturale per migliorare la tua salute e il tuo benessere, considera l’assunzione di un integratore di Nac come il nostro. Con i suoi numerosi benefici per la salute e l’uso di ingredienti di alta qualità, è l’alleato perfetto per un benessere completo.

Integratore Quantum Nac

NAC (n-Acetilcisteina)

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N-Acetilcisteina (NAC) è un integratore alimentare in capsule vegetali con NAC, un amminoacido derivato naturalmente dalla cisteina. Particolarmente indicato per le sue proprietà benefiche su apparato respiratorio, sistema immunitario, apparato cerebrale, salute del cervello. È un ottimo antiossidante e detossificante per l’organismo umano.
120 capsule da 710mg • 1 al giorno

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Bibliografia

  • Zafarullah M, Li WQ, Sylvester J, Ahmad M. Molecular mechanisms of N-acetylcysteine actions. Cell Mol Life Sci. 2003 Oct;60(1):6-20. doi: 10.1007/s000180300001. PMID: 12530523.
  • Tirouvanziam R, Conrad CK, Bottiglieri T, Herzenberg LA, Moss RB. High-dose oral N-acetylcysteine, a glutathione prodrug, modulates inflammation in cystic fibrosis. Proc Natl Acad Sci U S A. 2006 Jun 6;103(23):8560-5. doi: 10.1073/pnas.0511235103. Epub 2006 May 30. PMID: 16735471; PMCID: PMC1482616.
  • Ghezzi P. Role of glutathione in immunity and inflammation in the lung. Int J Gen Med. 2011;4:105-13. doi: 10.2147/IJGM.S15618. Epub 2011 Feb 8. PMID: 21339943; PMCID: PMC3038307.
  • Rushworth GF, Megson IL. Existing and potential therapeutic uses for N-acetylcysteine: the need for conversion to intracellular glutathione for antioxidant benefits. Pharmacol Ther. 2014 Jul;141(2):150-9. doi: 10.1016/j.pharmthera.2013.09.006. Epub 2013 Sep 25. PMID: 24076039.
  • De Flora S, Grassi C, Carati L. Attenuation of influenza-like symptomatology and improvement of cell-mediated immunity with long-term N-acetylcysteine treatment. Eur Respir J. 1997 Jul;10(7):1535-41. doi: 10.1183/09031936.97.10071535. PMID: 9230243.



NAC quando assumerlo per ottenere il massimo beneficio?

L’acronimo NAC sta per N-Acetilcisteina, un composto che si trova in molti integratori alimentari. La NAC è nota per i suoi numerosi benefici per la salute, che vanno dalla protezione del fegato alla prevenzione dei danni cellulari causati dai radicali liberi. Ma quando è il momento migliore per assumere un integratore di NAC? In questo articolo, esploreremo i motivi per cui dovresti considerare l’assunzione di NAC e il momento più opportuno per farlo.

Perché assumere un integratore di NAC?

La NAC è un potente antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, che possono portare all’invecchiamento precoce e alle malattie croniche come il cancro e le malattie cardiache. Inoltre, la NAC può aiutare a proteggere il fegato dagli effetti dannosi di sostanze come l’alcol ed eventuali effetti collaterali di farmaci.

La NAC è anche un precursore del glutatione, un antiossidante naturale che il corpo produce per combattere i radicali liberi. L’assunzione di NAC può aiutare ad aumentare i livelli di glutatione nel corpo, fornendo una maggiore protezione contro i danni cellulari.

NAC quando assumerlo per il massimo beneficio?

Il momento migliore per assumere un integratore di NAC dipende dalle tue esigenze specifiche. Se stai cercando di proteggere il fegato dagli effetti dell’alcol o dagli effetti collaterali di alcuni farmaci oppure stai cercando di disintossicare l’organismo, dovresti assumere l’NAC al mattino prima di assumere eventuali farmaci. Inoltre, se sei esposto a sostanze tossiche o inquinamento ambientale, l’assunzione di NAC può aiutare a proteggere il tuo corpo dai danni.

Se invece stai cercando di aumentare i livelli di glutatione, dovresti assumere la NAC regolarmente, a intervalli di circa 12 ore. Inoltre, la NAC può aiutare ad alleviare i sintomi del raffreddore e dell’influenza, quindi potresti considerare l’assunzione di NAC durante la stagione dei malanni di stagione.

Come scegliere un integratore di alta qualità

Ma quando si sceglie un integratore di Nac, è importante fare attenzione a quali prodotti si sceglie. Molti integratori di bassa qualità possono contenere ingredienti artificiali, riempitivi e additivi, che possono essere dannosi per la salute. È quindi importante scegliere un prodotto di alta qualità come Quantum Nac, che utilizza solo ingredienti naturali e di alta qualità.

In conclusione, se stai cercando un modo naturale per migliorare la tua salute e il tuo benessere, considera l’assunzione di un integratore di Nac come il nostro. Con i suoi numerosi benefici per la salute e l’uso di ingredienti di alta qualità, è l’alleato perfetto per un benessere completo.

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Nac integratore: Si o No?

L’integratore di Nac, o N-Acetilcisteina, sta diventando sempre più popolare grazie ai suoi numerosi benefici per la salute. Ma cosa è esattamente la Nac e perché dovresti considerare l’assunzione di un integratore a base di questo ingrediente?

Nac integratore per disintossicare l’organismo

La Nac è un derivato dell’amminoacido cisteina ed è stato a lungo utilizzato come rimedio naturale per disintossicare il fegato e aiutare a eliminare le tossine dal corpo. Oltre a questo, la Nac ha anche dimostrato di avere proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che possono aiutare a prevenire o alleviare molti problemi di salute.

Nac integratore per proteggersi dai radicali liberi

La Nac è un derivato dell’amminoacido cisteina ed è stato a lungo utilizzato come rimedio naturale per disintossicare il fegato e aiutare a eliminare le tossine dal corpo. Oltre a questo, la Nac ha anche dimostrato di avere proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che possono aiutare a prevenire o alleviare molti problemi di salute.

Nac integratore per migliorare le funzioni polmonari

La Nac ha proprietà mucolitiche, ovvero è in grado di rompere il muco presente nelle vie respiratorie e di facilitarne l’eliminazione. Questo può aiutare a ridurre la congestione e migliorare la funzione polmonare. Uno studio condotto su pazienti con BPCO ha dimostrato che la Nac ha migliorato significativamente la funzione polmonare, riducendo il numero di esacerbazioni respiratorie e la necessità di ricoveri ospedalieri*. Inoltre, la Nac ha dimostrato di ridurre i sintomi della BPCO, come la tosse e l’espettorato.

(Fonte: Decramer, M., et al. “Effects of N-acetylcysteine on outcomes in chronic obstructive pulmonary disease (Bronchitis Randomized on NAC Cost-Utility Study, BRONCUS): a randomised placebo-controlled trial.” Respiratory medicine 108.3 (2014): 491-499.)

Come scegliere un integratore di alta qualità

Ma quando si sceglie un integratore di Nac, è importante fare attenzione a quali prodotti si sceglie. Molti integratori di bassa qualità possono contenere ingredienti artificiali, riempitivi e additivi, che possono essere dannosi per la salute. È quindi importante scegliere un prodotto di alta qualità come Quantum Nac, che utilizza solo ingredienti naturali e di alta qualità.

In conclusione, se stai cercando un modo naturale per migliorare la tua salute e il tuo benessere, considera l’assunzione di un integratore di Nac come il nostro. Con i suoi numerosi benefici per la salute e l’uso di ingredienti di alta qualità, è l’alleato perfetto per un benessere completo.

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Oli essenziali: come usarli correttamente

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Quando si parla di oli essenziali, si parla di sostanze alleate dell’organismo umano, che sono in grado di racchiudere al loro interno l’essenza della pianta o dell’erba da cui vengono estratti o distillati. Si tratta di prodotti molto utili, ma che richiedono uno studio e soprattutto la giusta attenzione su come usarli senza che risultino essere troppo aggressivi ed invasivi.

Come usarli in modo corretto

Uno dei metodi più comuni per applicare i benefici dell’aromaterapia, è l’uso del diffusore. Ne esistono di diversi tipi e i più comuni sono quelli a fiamma o elettrici. Gli oli essenziali vengono così diffusi nell’ambiente e nell’aria, in modo che respirando si possano introdurre in modo non invasivo nel corpo umano. La corretta temperatura affinché l’olio non bruci è intorno ai 60°C. un ulteriore metodo è quello dei suffumigi; si tratta dell’inalazione dei vapori che emergono da una soluzione composta da acqua calda e oli essenziali. Per un uso cutaneo è sempre bene verificare la posologia e le indicazioni poste sulle confezioni. Non tutti gli oli essenziali si prestano ad un contatto diretto con la pelle. Esiste anche la possibilità di un’assunzione via orale, ma è sempre consigliato chiedere un parere al medico.

Oli essenziali applicazioni

Dopo aver capito a grandi linee come usarli, è bene sottolineare che non esistono solamente fini terapeutici. Gli oli essenziali si prestano ad essere impiegati come profumi naturali o come oli da massaggio non terapeutico. In quest’ultimo caso si tende solitamente a miscelarli con oli vegetali o creme come quelle della nostra linea di cosmetici, per attenuare gli effetti. Altra pratica comune è quella di utilizzarli in campo culinario come aromi naturali per il cibo da impiegarsi a fine cottura. Anche nel giardinaggio sono molto utili contro malattie ed insetti.

Se ogni olio essenziale ha il personale settore d’applicazione, Quantum garantirà il supporto necessario per trovare il prodotto adatto, con la sicurezza e la professionalità che contraddistinguono l’azienda.

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Crampi: cosa sono e come prevenirli

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Quando un muscolo viene colpito da una contrazione improvvisa, si parla di crampi. Non sono causa di problemi duraturi nel tempo, ma sono fonte di dolori che colpiscono tutti, con particolare predilezione verso coloro che praticano sport. Le zone più colpite sono solitamente quelle delle gambe, ma possono verificarsi in qualunque muscolo soggetto ad eccessivi sollecitamenti.

Le cause più frequenti dei crampi

Per quanto riguarda gli sportivi, i crampi possono presentarsi anche mentre si stanno facendo gli esercizi. Le cause possono essere molteplici, come la ripresa degli allenamenti dopo periodi di stop più o meno lunghi. Può anche capitare che si venga colpiti da crampi nel cambio fra un tipo di esercizio e l’altro, quando i muscoli ancora non sono abbastanza caldi da effettuare questo cambio. Perdendo Sali minerali attraverso la sudorazione, si raggiungono squilibri idroelettrolitici che sono il primo segnale dell’arrivo dei crampi. Le cause dei crampi notturni sono invece differenti. È possibile che siano dovuti ad una scorretta idratazione ed alimentazione oppure ad una sedentarietà eccessiva. Anche le posture scorrette sono fonte di questo problema, in particolar modo se mantenute per periodi di tempo lunghi.

Come prevenire i crampi

Chiunque pratichi attività sportiva deve considerare che ogni esercizio va eseguito nel rispetto dei propri limiti e ascoltando il proprio corpo. È sempre bene riscaldarsi prima di ogni allenamento ed eseguire esercizi di stretching al termine.

Da non dimenticare mai l’importanza dell’idratazione, ancora meglio se con sali minerali da reintegrare a causa della perdita con la sudorazione, a questo specifico caso consigliamo l’alcalinizzante o il magnesio Quantum.

Anche a chi non pratica sport è consigliato un minimo di esercizio fisico per consentire ai muscoli di sciogliersi. L’alimentazione è in grado di apportare i sali minerali necessari all’organismo.

Nel caso in cui la presenza dei crampi fosse comunque presente o, meglio ancora, per prevenire questo fastidio, Quantum garantirà il supporto necessario per trovare il prodotto migliore per contrastare questo problema, tra i quali le solette e l’applicazione Quantum professional spiccano grazie ai loro risultati.

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Integratore con Magnesio, Zinco e Vitamina D. Lo Zinco contribuisce al normale metabolismo acido-basico. Aiuta a ristabilire l’equilibrio del pH nell’organismo. Disponibile in capsule o in polvere.
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Formato in capsule 120cps da 850mg

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Performance palestra: come migliorarle senza eccessi

Con l’arrivo della bella stagione, inizia a fare capolino anche la tanto temuta prova costume. Sono in molti a correre ai ripari iscrivendosi in palestra e buttandosi a capofitto in allenamenti, talvolta senza consultare esperti e rischiando di incorrere in dolori e problemi muscolari. Per migliorare le performance in palestra e sempre bene seguire consigli e soprattutto evitando di strafare per rincorrere obiettivi dell’ultimo minuto.

Alimentazione e consigli per migliorare le prestazioni in palestra

La dieta gioca un ruolo fondamentale per quanto riguarda le performance in palestra. Allenarsi ogni giorno, senza però seguire un’alimentazione equilibrata, porta a sforzi vani. Questo non significa seguire diete rigide, ma dosare gli alimenti in base all’energia necessaria all’attività che si andrà a svolgere e reintegrando le sostanze perse alla fine di ogni allenamento. Andare in palestra a digiuno non consentirà alla massa muscolare di crescere, pertanto è bene consumare cibi ad alto contenuto energetico prima e con minerali e vitamine dopo l’allenamento. Altri fattori chiave sono l’idratazione e la varietà degli esercizi svolti. Il corpo tende infatti ad abituarsi e soprattutto, eseguire sempre movimenti che sollecitano una determinata parte del corpo, causerebbe sovraccarichi in quella zona.

Per facilitare il reintegro di sali minerali e proteine Quantum ha studiato dei prodotti di punta: l’Alga Spirulina e l’Alcalinizzante.

Prestazioni palestra: possibili rischi

Volere allenarsi da autodidatti o in maniera eccessiva, con lo scopo di migliorare le proprie prestazioni in palestra, potrebbe portare a qualche problema. Chi si pone lo scopo di aumentare le proprie performance, tende a voler esagerare, con un eccessivo sforzo dei muscoli in fase di allenamento. Per ovviare a questo problema occorre ascoltare il proprio corpo e capire quando sono necessarie pause per riprendersi e per rilassare la muscolatura in tensione, per aiutare il corpo a riequilibrarsi a 360 gradi i dispositivi perfetti sono le applicazioni Quantum professional e le solette, che contengono dei dispositivi bioenergetici utili a massimizzare le performance.

Nel caso in cui si presentino dolori localizzati, Quantum garantirà il supporto necessario per trovare il prodotto adatto. Soluzioni ideali per smaltire qualsiasi acciacco o piccolo risentimento.

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Zeolite attivata: cos'è, a cosa serve?

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Zeolite Attivata: Cos’è, a cosa serve?

I cambi di stagione sono fra i periodi più favorevoli per chi desidera depurarsi. In questo periodo, quindi, può essere molto utile la zeolite: un minerale di origine vulcanica simile all’argilla, il cui nome deriva dal greco e significa letteralmente pietra che bolle. La sua formazione è quasi magica, considerando che proviene da un “matrimonio” tra fuoco – la lava vulcanica – e l’acqua di mare.

Zeolite: detox estremamente efficace

La scelta migliore da adottare è quindi quella di utilizzare di questo minerale vulcanico come stimolante della depurazione seguendo contemporaneamente una dieta ricca di vegetali. Inoltre, la zeolite possiede grandi proprietà alcalinizzanti, che riducono il livello di acidità dell’organismo e favoriscono l’eliminazione di sostanze di scarto che rallentano il metabolismo. A beneficiare di queste “pulizie” interne sarà sicuramente l’intestino, ma anche il fegato, uno dei nostri filtri più potenti. La zeolite consente di liberarsi anche da pesticidi, micotossine e metalli pesanti presenti nei cibi (è d’aiuto in caso di allergie al nichel), ma anche dai radicali liberi.

Zeolite: una trappola per le tossine

Ciò che rende la zeolite una delle sostanze migliori per liberare l’organismo dalle tossine (compresi i metalli pesanti) è la sua particolare conformazione: i cristalli di cui è costituita possiedono una struttura microporosa con piccolissimi canali nei quali vengono attratte e intrappolate le tossine. Per queste sue caratteristiche strutturali e funzionali è stata anche paragonata alle spugne e alle calamite. Inoltre la zeolite non viene assimilata dal corpo, ma passa attraverso il tubo digerente e viene eliminata con tutto il suo carico di scarti metabolici.

Zeolite basic-detox quando assumerla

  • Se hai seguito un’alimentazione sregolata
  • Se soffri di cattiva digestione, stitichezza o gonfiori
  • Se ti senti spesso stanca
  • Se senti di frequente il bisogno di mangiare dolci o farinacei
  • Se vivi in una città molto inquinata
  • Se fumi
  • Se fai attività fisica (la zeolite aiuta a eliminare l’acido lattico e migliora i tempi di recupero rendendo l’allenamento più efficace)

Zeolite efficace anche sulla pelle: elimina dermatiti e problemi cutanei

L’uso della zeolite è consigliabile anche a livello estetico, in quanto depura l’epidermide e si trova non a caso fra gli ingredienti di molte creme rigeneranti, cicatrizzanti e antinfiammatorie. Aprendo le capsule e usando la polvere contenuta, basta diluirla con poca acqua o mescolarla alla propria crema quotidiana: la pelle risulterà in poco tempo purificata e compatta. Inoltre è in grado anche di ridurre vari disturbi cutanei, fra cui dermatiti,psoriasi, eczemi grassi, prurito e persino acne. Infine riduce lo sgradevole odore di sudore migliorando la traspirabilità della pelle ed eliminando i batteri che causano le cattive emanazioni.

Zeolite riduce lo stress ed è una ricca fonte di antiossidanti

Alcuni studi recenti hanno dimostrato come la zeolite attivata sia in grado di ridurre lo stress fisiologico, potenziando le difese del sistema immunitario. A tale scopo va tuttavia detto che sono necessari almeno tre mesi di cura, meglio se associati all’assunzione di magnesio. La clinoptilolite, l’unica forma di zeolite utilizzabile a livello medico/alimentare fra le oltre 100 presenti in natura, sembra essere uno dei più potenti antiossidanti presenti sul mercato, efficace persino per i pazienti affetti da Alzheimer.

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Dispositivo medico a base di PMA-Zeolite® doppiamente attivata, indicato per favorire la riduzione dei disturbi dovuti all’alterata integrità dell’epitelio intestinale  legando Ammonio e metalli pesanti (Piombio, Cadmio, Arsenico, Cromo, Nichel, Mercurio) nel tratto gastrointestinale.

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Oli Essenziali per mal di testa: quali sono?

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Oli essenziali mal di testa

Il mal di testa è un disturbo che colpisce un’elevata percentuale di individui. Può comparire all’improvviso e ritornare in modo ripetuto e costante. Esistono cure mediche per far fronte a questo problema, ma l’aromaterapia è uno dei più validi rimedi naturali. Gli oli essenziali aiutano combattendo le tensioni che si accumulano all’interno del corpo umano, questo evita la comparsa di emicrania e cefalea.

Quali sono gli oli essenziali utili contro il mal di testa

Ogni mal di testa ha il suo olio essenziale adatto a combatterla. Nel caso di cefalea digestiva, si presta molto bene l’olio Tea Tree. Le sue proprietà aiutano ad attivare il processo digestivo e a restituire energia al corpo.

Se il mal di testa fosse dovuto invece a problemi metabolici, l’olio essenziale di Arancio Dolce è in grado di depurare l’organismo e di attivare il metabolismo. Dal Rosmarino si ricava un Olio Essenziale in grado di alleviare le cefalee legate a sovraccarichi del sistema nervoso.

Si tratta di un ottimo rimedio in caso di mente appesantita da troppi pensieri e umore altalenante. Lavanda e menta piperita sono ideali qualora il mal di testa fosse legato tensioni muscolari.

Come usare gli oli essenziali in caso di mal di testa

Gli oli essenziali sono rimedi naturali in caso di mal di testa. Il corretto metodo di utilizzo varia da olio a olio, se per alcuni come quello di Limone e Menta Piperita basta solamente annusarli, altri, come ad esempio quello alla lavanda, trovano un utilizzo più efficace se diluiti in acqua e messi a contatto con la testa mediante delle pezze inumidite. Occorre fare attenzione alle istruzioni di utilizzo, in quanto alcuni Oli Essenziali non devo entrare a contatto diretto con la pelle e vanno assunti in dosi limitate senza abusarne.

I prodotti offerti da Quantum offrono una selezione di oli essenziali adatti ad ogni utilizzo e corredati da istruzioni per utilizzarli nel corretto modo.

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Vitamina C: formula migliore dell’Acido Ascorbico

Partiamo subito con il comunicare che la Vitamina C è una delle sostanze nutritive immunostimolanti, antiossidanti, antinvecchiamento, antivirali, antipatogene e antitossine più sicure, ben consolidate e potenti conosciute dall’uomo.

Vitamina C: formula composta semplicemente da Acido L-Ascorbico C6H8O6, ha una struttura chimica simile a quella degli zuccheri a sei atomi di carbonio. Questa composizione è in grado di generare elettroni e donarli ad altre particelle.

È ampiamente utilizzato in ambito alimentare e tra le formule di vari integratori come ottimo antiossidante e anche perché che è in grado di mantenere stabili diverse vitamine tra cui A, E e l’acido folico.

Utilizzato come integratore è possibile trovarlo nella sua forma semplice o più complessa ed efficace, quella Liposomiale.

I contro della vitamina C tradizionale

Vitamina C come soddisfare il fabbisogno giornaliero - 1

La composizione chimica della vitamina C ne causa una sensibilità spiccata al calore, alla luce e agli agenti ossidanti. È in grado di intervenire nella sintesi di collagene, catecolamina e carnitina. La reazione con l’ossigeno inattiva i radicali liberi e inibisce la formazione di elementi cancerogeni come la nitrosamina che è possibile assimilare con determinati alimenti. La formula C6H8O6 mostra la presenza di un anello lattonico con un gruppo enediolico e di due gruppi alcolici. Questo comporta che la vitamina C risulta stabile allo stato solido e in luoghi al riparo dall’umidità e dalla luce. Ad oggi esiste la possibilità di sintetizzare chimicamente l’acido ascorbico, tramite procedimenti complessi e lunghi, ma che ne garantiscono la perfetta realizzazione e le medesime funzioni della vitamina C presente naturalmente negli alimenti.

Vitamina C: Formula Liposomiale “Vitamina lipo C+”

La nuova generazione di integratori di vitamina C liposomiali, aumenta la capacità di assorbimento dell’acido ascorbico. In questa tipologia di integratori, le sostanze vengono incapsulate in bolle fosfolipidiche, in grado di trasportarle nelle cellule in pochi minuti e fornendo una protezione dagli attacchi nell’apparato digerente. In questi integratori la vitamina C è priva di glutine, lieviti, latticini, coloranti e aromi artificiali. Si garantisce l’utilizzo di sostanze completamente naturali, così come i vettori fosfolipidici.

La vitamina C liposomiale permette ai principi attivi di circolare nel sangue per tempi nettamente maggiori, liberati solo al raggiungimento della parte del corpo designata; garantisce un altissimo assorbimento e biodisponibilità con benefici maggiori e più immediati.

I liposomi sono “veicoli” con un guscio esterno costituito da fosfolipidi e uno spazio centrale vuoto che può essere riempito con una vastità di molecole attive, in questo caso la Vitamina C. La sostanza racchiusa nel liposoma oltrepassa lo stomaco, attraverso il tubo digerente e si ritrova a contatto con la membrana intestinale, dove viene poi assorbita permettendo un netto miglioramento nella velocità di assorbimento e nel conseguente effetto desiderato.

Vitamina Lipo C+

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Integratore alimentare in capsule con Vitamina C liposomiale in fosfolipidi. Disponibile in confezione da 120cps. La Vitamina C contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.

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Argento Colloidale – Tutte le sue proprietà

Argento colloidale, un tema che in ambito sanitario oscilla dal fideismo totale dei cultori della medicina alternativa allo scetticismo convinto dei discepoli della medicina accademica, tuttavia la crescente minaccia dei sempre più numerosi batteri resistenti ai più moderni antibiotici è una buona ragione per ripensare all’uso dell’argento colloidale.



L’argento colloidale è costituito quasi esclusivamente da particelle di argento di dimensioni nanometriche in sospensione in acqua bidistillata purissima. Il contenuto di argento totale è espresso sotto forma di parti per milione (ppm) equivalenti a milligrammi di argento per litro.

I veri colloidi di argento sono prodotti che non contengono alcuna proteina o altri tipi di additivi. I prodotti basati sulle proteine d’argento usano gelatina come additivo per mantenere in sospensione grosse particelle di argento, che altrimenti cadrebbero sul fondo.

Uso dell’argento colloidale fino al 1950

Prove documentate dell’uso di argento colloidale risalgono al tardo 1800 e segnano un periodo di uso molto intenso intorno al 1910-1920.
Alfred B. Searle, nel suo L’uso dei colloidi nella salute e nella malattia, pubblicato nel 1920, passa in rassegna decine di articoli che parlano di argento colloidale tratti da riviste mediche come «The Lancet» o «British Medical Journal».

Ricercatori pionieri iniziarono ricerche sull’attività dell’argento e di altri metalli sotto forma di sospensione colloidale. Essi scoprirono che due metalli, l’argento e il mercurio, erano molto efficaci nell’uccidere i batteri. Ambedue i metalli sono stati usati in medicina per molti anni. Il mercurio, efficace nell’uccidere i batteri, causava seri danni ai pazienti perciò il suo uso è andato scemando col tempo fino alla sua proibizione.

Tuttavia la concentrazione d’argento usata a quei tempi era molto più elevata di quella che è considerata sicura oggi. Allora poco si conosceva della natura delle sospensioni di argento colloidale. Un altro studio di questi primi anni è quello di Simpson e Hewlett pubblicato su «The Lancet» nel 1914.

Essi usarono la sospensione di argento colloidale per uccidere il bacillo tifoide in quindici minuti a 500 ppm e in due ore a 5 ppm. Questa è stata la prima volta in cui basse concentrazioni di argento colloidale si sono dimostrate efficaci.

Una considerazione importante di Simpson e Hewlett è stata quella di affermare che il grande vantaggio degli elementi colloidali usati in così basse concentrazioni è che essi sono completamente innocui per i pazienti. In questo periodo gli studi e le ricerche sull’applicazione terapeutica di argento colloidale sono fiorenti.

L’era degli antibiotici

Negli anni Quaranta e Cinquanta le ricerche sull’argento colloidale sono drasticamente diminuite anche a seguito del fiorire della ricerca sugli antibiotici, tanto che, parlando del futuro degli antibiotici, nel 1969 il Chirurgo Generale degli Stati Uniti ha testimoniato davanti al Congresso: «È giunto il tempo di chiudere il libro sulle malattie infettive».

Fino a pochi anni fa, quando gli antibiotici hanno cominciato a perdere la loro efficacia nei confronti dei batteri, c’era sempre un’altra “pillola magica” sugli scaffali del farmacista. Ora però quegli scaffali sono quasi vuoti. La produzione di nuovi antibiotici non ha interrotto la capacità dei batteri di sviluppare resistenza agli stessi. Negli ultimi decenni le grandi industrie farmaceutiche hanno indirizzato i loro programmi di ricerca verso farmaci più remunerativi come quelli per il trattamento delle malattie cardiache, della pressione sanguigna elevata, dell’obesità ecc. e in effetti nell’ultimo decennio la FDA (Food and Drugs Administration) non ha approvato alcuna nuova classe di antibiotici.

La riscoperta dell’Argento Colloidale

Non appena in ambito scientifico si è avuta la sensazione che la ricerca sui nuovi antibiotici fosse arrivata al traguardo, altri ricercatori, con risorse più modeste di quelle dell’industria farmaceutica, hanno riesaminato la vecchia letteratura sull’argento colloidale riscoprendone tutte le potenzialità.

In una rassegna del 1978 sul «Science Digest», Jim Powel scriveva: «L’argento sta emergendo come una meraviglia della moderna medicina». Le ricerche hanno confermato che nessun organismo in grado di causare malattie (batteri, virus e funghi) può vivere più di qualche minuto in presenza di una traccia, seppur minuscola, di argento metallico, che risulta essere uno dei più potenti antibatterici naturali senza effetti collaterali. Un antibiotico può uccidere, più o meno, una dozzina di organismi nocivi, mentre l’argento ne uccide centinaia se non migliaia e non sviluppa resistenza. Inoltre l’argento è praticamente “atossico”.

Prima del 1938 l’argento colloidale era somministrato proprio come oggi lo sono le medicine. Veniva iniettato per via endovenosa e intramuscolare, usato nelle malattie della gola, per lavaggi o irrigazioni, preso oralmente e applicato anche su tessuti sensibili come gli occhi. Il dottor R. O. Becker, dalle sue ricerche sull’uso dell’argento in medicina, ha dedotto che la carenza di argento nell’organismo è responsabile dell’improprio funzionamento del sistema immunitario e che l’argento non è solo un potente antibatterico. Esso può stimolare la ricrescita di tessuti danneggiati, essere utilissimo nelle ustioni anche di grado elevato e stimolare la ripresa del sistema immunitario delle persone anziane. Qualsiasi varietà di germi patogeni resistenti agli antibiotici è eliminata dall’argento.

Il dottor Bjorn Nordstrom, del Karolinska Institute, Svezia, ha utilizzato per molti anni l’argento quale trattamento per il cancro e numerosi studi sono stati condotti anche allo Sloane Kettelring degli USA nello stesso campo. In ambedue gli Istituti si sono ottenuti risultati promettenti, meritevoli di approfondimento. Il rinnovato interesse nei confronti dell’uso dell’argento in medicina risale ai primi anni Settanta. Grazie anche a contributi pubblici, il dottor Carl Moyer del Washington Department of Surgery, ha messo a punto trattamenti migliori di quelli esistenti per le vittime di ustioni. Il dottor Margraf, biochimico, ha lavorato con il dottor Moyer e altri chirurghi per trovare un antisettico abbastanza forte, ma anche sicuro, da usare su ampie parti del corpo.

Il risultato dei loro sforzi è stato quello di trovare centinaia di nuovi utilizzi medici per l’argento. Quella colloidale in nano particelle è l’unica forma di argento che può essere usata con sicurezza, al giusto dosaggio anche per via sistemica. È assorbito nei tessuti lentamente così da non causare irritazioni, diversamente dall’argento ionizzato che, data la sua maggiore reattività, può dare più facilmente origine anche a reazioni di tipo tossico.

Come funziona l’argento colloidale?

L’argento colloidale è atossico per mammiferi, rettili e tutte le forme di vita che non siano monocellulari. L’argento è invece tossico come i più potenti disinfettanti chimici per le forme di vita primitive come i microrganismi. Le forme di vita monocellulari utilizzano processi chimici diversi per il metabolismo dell’ossigeno.

La presenza di argento, specialmente nella forma di nano particelle del colloide, ne interrompe il ciclo metabolico enzimatico e ne provoca il soffocamento e la morte nell’arco di sei minuti; a quel punto il sistema immunitario, linfatico e depurativo si occuperanno della loro espulsione. L’azione dell’argento colloidale è così veloce che l’agente patogeno non ha il tempo di mutarsi in un ceppo resistente. Da quando si è in grado di fare questa valutazione non si conosce alcun agente patogeno che sia mutato in un ceppo resistente all’argento perché il tempo di replicazione dei batteri è molto superiore alla velocità d’azione battericida dell’argento. L’argento colloidale non ha alcuna azione sugli enzimi del corpo umano, che sono molto diversi da quelli delle forme di vita monocellulari. Le particelle colloidali si diffondono gradualmente attraverso il sangue fornendo un’azione terapeutica prolungata nel tempo. Molte forme di batteri, funghi e virus utilizzano un enzima specifico per il loro metabolismo. L’argento agisce come catalizzatore disabilitando l’enzima. I microrganismi in questo modo soffocano.

Assorbimento e tossicità dell’argento colloidale

Le conoscenze sulla tossicità dell’argento si basano sull’uso storico dell’argento metallico mentre poco si conosce sulla tossicità della più moderna forma colloidale che già, in teoria, è molto meno tossica se non altro per la ridotta quantità di argento ingerita sotto forma di nano particelle.

Il fenomeno dell’“argiriasi” (colorazione grigio-nerastra della congiuntiva e della cute del volto) compariva a volte tra i minatori del metallo che ne respiravano grandi quantità durante l’estrazione. Anche la leggenda del “sangue blu” riferita alle famiglie nobiliari è un fenomeno di tossicità attribuibile alla formazione di sali d’argento a seguito del contatto continuo tra gli alimenti e l’argento delle stoviglie che li contenevano e all’ingestione di questi cibi contaminati da sali tossici di argento per lunghissimi periodi di tempo.

I pochi studi recenti sull’assorbimento dell’argento colloidale dimostrano che esso non si accumula nell’organismo neppure nei capelli e nelle unghie, tipici tessuti di accumulo.

È stato dimostrato che l’argento colloidale, assunto per 5 mesi, alla dose di 2 mg al giorno, viene escreto tramite il sistema urinario praticamente nella stessa quantità assunta.

La piccola quantità residua ancora presente nei tessuti al momento dell’interruzione dell’assunzione, viene completamente eliminata con le feci in meno di un mese e questo tempo è ulteriormente ridotto con l’assunzione di grandi quantità di acqua. Nei manuali medici, l’argento non risulta citato tra i metalli nefrotossici.

Dal momento che la maggior parte dei produttori non indica, né differenzia, nelle etichette, le caratteristiche dei loro prodotti, è indispensabile tener conto di:

  • dimensione delle particelle;
  • area della superficie delle particelle;
  • concentrazione delle particelle.

La dimensione delle particelle nelle sospensioni di argento colloidale usato a scopo terapeutico è estremamente importante. La dimensione delle particelle controlla l’area della superficie e di conseguenza l’efficacia della sospensione di argento colloidale. L’area della superficie delle particelle è la proprietà del colloide che determina la sua efficacia. La dimensione delle particelle ha una conseguenza diretta sulla loro superficie, ma in modo esattamente opposto a quello che ci si potrebbe aspettare, perchè la superficie totale delle particelle aumenta man mano che le particelle diventano più piccole.

La concentrazione del metallo in parti per milione (ppm) esprime il peso del metallo nei confronti del liquido nel quale esso è sospeso. La concentrazione delle particelle può essere un parametro di misura molto ingannevole quando si confrontano prodotti di argento colloidale, dal momento che i colloidi che hanno grandi particelle possono avere un’alta concentrazione di metallo (ppm), ma una bassa area di superficie delle particelle. La concentrazione in ppm di per sé non è quella che determina l’efficacia del colloide, che è invece determinata dall’area della superficie delle particelle.

L’argento colloidale è ottenuto con tecniche sottoposte a rigido segreto industriale che lo trasformano in nano particelle dotate di amplissima superficie attiva. L’argento di produzione industriale è formato quasi esclusivamente (90-99%) da nano-particelle di argento colloidale ed è particolarmente adatto per uso interno. La concentrazione attiva ottimale è di 10 ppm. Concentrazioni eccessive sono inutili per la tendenza a perdere lo stato colloidale e potenzialmente rischiose per le dosi troppo elevate e sono consigliate da venditori, oltre che poco scrupolosi, anche incompetenti. Infatti vi sono siti che attribuiscono maggiore efficacia al loro prodotto sulla base della concentrazione di argento (da 100 ppm fino a 2000 ppm) senza tener conto della potenziale tossicità di queste concentrazioni.

Il futuro dell’Argento Colloidale

Proprio l’aumento esponenziale della superficie attiva della particelle costituisce la base dell’attività dell’argento in nanoparticelle: la superficie attiva delle particelle può aumentare di un fattore di milioni di volte mettendo a disposizione un numero infinitamente superiore di particelle per lo svolgimento dell’attività.

Le più piccole particelle di colloide mai misurate in laboratorio hanno un diametro solo poche volte superiore a quello degli atomi stessi che sono dell’ordine dei nano metri e già oggi i prodotti più moderni possiedono queste caratteristiche. Già ora sono disponibili colloidi d’argento con particelle di dimensioni medie di 10-15 nm praticamente privi di argento ionico. L’esperienza finora acquisita dimostra che i metalli trasformati in nano particelle mettono a disposizione della scienza la materia sotto una nuova forma fisica le cui proprietà e potenzialità sono quasi tutte da scoprire, ma appaiono estremamente promettenti, come dimostrano numerosi studi sia recenti che tuttora in corso.

Patologie sulle quali è stata riscontrata efficacia:

Acne, artrite, ustioni, avvelenamento del sangue, appendicite, catarro, candida albicans, colera, congiuntivite, cistite, colite, difterite, dermatite, diabete, dissenteria, diarrea, difterite, eczema, emorroidi, fibrosi, gastrite, herpes, herpes zoster (fuoco di S.Antonio), gastrite, impetigine, infiammazione della cistifellea, infezioni da lieviti, infezioni oftalmiche, infezioni dell’orecchio, infezioni alla prostata, infezioni da streptococchi e stafilococchi, infezioni veriamente localizzate, influenza, problemi intestinali, lebbra, leucorrea, lupus, malaria, meningite, morbo di Lyme, oftalmia, pertosse, piede d’atleta, polmonite, poliomielite, pleurite, psoriasi, piorrea, reumatismi, riniti, salmonellosi, scarlattina, scottature e bruciature, seborrea, setticemia, tetano, tumori della pelle, verruche, sifilide, tubercolosi, tossiemia, tosse convulsa, tonsillite, tracoma, ulcere, verruche, supporto per l’aids, sindrome di affaticamento cronico, placca dentaria, gengivite, gengive sanguinanti, morso da zecche, otite media, alito cattivo, nevrastenia, malattie alle orecchie, micosi, raffreddore da fieno, ecc.

Molti affermano che facendo degli sciacqui (mantenendo in bocca la soluzione per 1 o 2 minuti) è possibile ridurre la placca annullando la carica batterica di questa.

Per raffreddore, influenza e mal di gola viene consigliato di assumere una dose corrispondente ad un cucchiaio per 4/5 giorni. Alcuni riportano che se già stanno assumendo argento colloidale per altre patologie è quasi impossibile prendere un’influenza o raffreddore.

Molti per sinusite, allergie e asma preferiscono usare una bottiglia spray e assumerlo spruzzandolo direttamente nel naso e in bocca. Viene anche usato nello stesso modo per irritazioni agli occhi, oppure versandone 3 gocce per occhio una o due volte al giorno. Allo stesso modo si potrà mettere qualche goccia in un orecchio se si hanno problemi quali otite o altre infiammazioni del dotto uditivo, avendo l’accortezza di tenere la testa appoggiata su un cuscino per qualche minuto in modo da non far fuoriuscire la soluzione, si può massaggiare il canale auricolare.

L’ACI aiuta a ridurre le infiammazioni e favorisce la stimolazione della ricrescita dei tessuti danneggiati. È un rimedio per le infezioni. Favorisce un rapido risanamento. Preso giornalmente aiuta a rinforzare le naturali difese del corpo. Può essere preso sia internamente sia per uso esterno.

Per le malattie della regione orofaringea (influenza, gengivite, ecc), esso è indicato per fare gargarismi. Può essere usato anche come collirio. A livello oculare, nel caso di congiuntivite o altre infiammazioni, basta introdurne qualche goccia nell’occhio per alcune volte al giorno. Altre possibilità sono: l’uso per via vaginale (lavande), rettale ed uretrale. Topicamente è indicato per malattie cutanee come l’acne, le verruche, le lesioni aperte, l’herpes, la psoriasi, le micosi del piede ed altre. In queste malattie la regione cutanea colpita può essere sfregata con una garza imbevuta di argento colloidale. Un altro metodo è quello di bagnare completamente la ferita con una garza imbevuta di argento colloidale e coprire con un film plastico per evitare una rapida evaporazione. Siccome l’argento colloidale non irrita tessuti sensibili come la congiuntiva, è consigliato nelle urgenze nei casi di ferite da taglio, abrasioni ed ustioni, poiché favorisce la ricrescita di nuovo tessuto.

Molti riportano di avere riscontrato grandi risultati per problemi alle vie respiratorie, asma e allergie mettendo 4 cucchiai di soluzione per litro d’acqua distillata e usandola con un umidificatore.

Viene anche usato su tagli, ferite, scottature, ustioni, graffi ma anche spruzzato nelle scarpe, sui piedi, come un normale disinfettante antibatterico. Viene usato per pruriti, secchezza della pelle e irritazioni sempre spruzzandolo più volte al giorno. Viene usato per sciacqui per eliminare alitosi.

Tutto questo non significa che possa eliminare e curare qualsiasi malattia provocata da germi e batteri. L’argento colloidale uccide soltanto i microorganismi (di solito unicellulari) con cui entra in contatto. Non è quindi una panacea per tutti i mali.

Una volta che la soluzione di argento colloidale entrerà in contatto con i vari patogeni, uccidendoli, questi saranno poi eliminati dal corpo. E’ possibile che se si è fortemente intossicati o se la condizione generale di salute è piuttosto compromessa, ci sia un grosso carico di tossine da eliminare da parte del fegato, dei reni e da tutti gli organi escretori. In questo caso si potranno avvertire sintomi come da raffreddore. Può esserci anche mal di testa per i primi giorni, sempre a causa della disintossicazione che sta avvenendo nel corpo. Per accelerare lo smaltimento delle tossine si consiglia di bere 2 litri di acqua al giorno.

Come disinfettante per la casa

Viene usato anche per disinfettare tutte le superficie della casa ed eliminare i batteri che causano odore. Si usa spruzzandolo direttamente su superficie quali taglieri, frigoriferi, freezer, piani di lavoro e qualsiasi cosa si voglia disinfettare.

Si può spruzzare su tutti gli accessori (ciotole, cuccie, gabbie) dei nostri animali domestici, lasciandolo poi asciugare senza risciaquarlo. Può essere usato nella vasca idromassaggio, nelle piscine, negli umidificatori, lavastoviglie ma anche per disinfettare l’acqua da bere quando si pensa non possa essere sicura.

Spruzzato sugli alimenti (frutta, verdura, carne) può impedire la proliferazione di germi e batteri e quindi aiutare per una più lunga conservazione.

Può essere spruzzato sulle piante e nei vasi per eliminare formazioni fungine e molte malattie delle piante. Ma anche spruzzato sui filtri di condizionatori e aspirapolvere per eliminare qualsiasi germe.

Fonte
Scienza e conoscenza


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